Prosegue il lavoro intenso del Progetto V.E.R.S.O.A. in quel di Palermo dove, fra i tanti temi toccati fino a questo momento, si è anche parlato della formazione dei vari agenti degli enti adibiti a tale scopo. Essere formatori non è mai facile e per questo sono necessarie competenze specifiche per ottenere buoni risultati.

I territori che rientrano fra le “aree a rischio”, da tempo risultano soggetto a varie manifestazioni di fenomeni di disagio sottoforma di sintomi che vanno dall’abbandono scolastico alla microcriminalità, all’uso/abuso di alcool e droghe, ecc. che rendono oltre modo urgente la necessità di coinvolgere attivamente quanti operano nel sociale al fine di dotare la società civile di strumenti in grado di monitorare ed intervenire intenzionalmente per prevenire e/o recuperare eventuali forme di devianza.

Da un punto di vista generale, inoltre, stiamo attraversando un periodo caratterizzato dall’avvio di processi di decentramento amministrativo e di responsabilizzazione delle agenzie con finalità intenzionalmente formative presenti nel territorio, nell’ambito del quale gioca un ruolo di primaria importanza l’associazione dei genitori che intende attivarsi, con azioni ispirate a “cittadinanza attiva”, per agire da collante e farsi pro-motrice. Questo è il punto che è stato fatto presso il Centro Siciliano Sturzo.